TESTO
Su via partiamo io e te,
ho paura di perdermi qui,
tra le nuvole e noi sopra questa città,
dietro il muro laggiù…
Solo in pochi sapevano che
si poteva cadere da qui
la tempesta che sai sembra forte però
non ci prende quassù…
Vola al chiaro di luna
verso l’alba che sta laggiù
questo è il nostro momento,
non cadere se puoi…
Fuori da questa notte,
nelle luci che brillano
nostri gli occhi nel mondo
vedono un paradiso.
A terra le nostre ombre,
ma non riesco a vederle da qui,
sopra gli alberi Dio sembra a tiro per noi
e da giù ci salutano…
Vola al chiaro di luna
verso l’alba che sta laggiù
questo è il nostro momento,
non cadere se puoi…
Fuori da questa notte,
nelle luci che brillano
nostri gli occhi nel mondo
vedono il paradiso.
IL RACCONTO
COMUNICATO STAMPA
Stefano Santoro torna sulla scena musicale con il nuovo singolo “PARADISO”, disponibile in radio e in tutte le piattaforme digitali a partire dal 26 marzo.
Il brano è una rivisitazione de “Into the bright light”, il singolo di Chris Trapper, presente nella colonna sonora della commedia americana “Il fidanzato di mia sorella”.
Fortemente ispirato, dopo diversi anni dedicati al pianoforte e ad altri strumenti, Stefano riprende la chitarra e con il consenso dell’autore Chris Trapper scrive la sua versione del brano, intitolandola “PARADISO”.
OFFICIAL VIDEO (02/04/2021)
Titolo del brano: PARADISO
Regia: Flavio Bargna
Autore dell’arrangiamento: Stefano Santoro
Autore della traduzione: Stefano Santoro
Testo: Chris Trapper
Musica: Chris trapper
CHIAVE DI LETTURA
Chiuso in una stanza, a colori durante il canto per la speranza, si immagina quello che potrebbe essere il viaggio più bello…quello fatto di cose essenziali e accompagnato da quell’amore interiore che può far letteralmente “volare” .
Questo video rappresenta molte chiavi di lettura e messaggi nascosti, le veloci immagini in bianco e nero rappresentano la staticità e il problema che si pone nella nostra “mancanza di espressione” nel non affrontare quel viaggio in “Paradiso”, viaggio che bisognerebbe fare ad occhi aperti qui, durante il caos delle nostre giornate.
Nella mente, a sprazzi, immagini della natura…la cosa più potente che possiamo conoscere e dalla quale tutti veniamo.
Il finale è una rappresentazione di come questo nostro particolare periodo possa rendere tutto “senza colori” privandoci delle nostre libertà, lasciandoci però la chiave di una libertà più grande, la nostra interiorità…con la quale è possibile volare e costruire, giorno dopo giorno, il viaggio che sarà.